Quattro chiacchiere con...
Riccardo Costelli

Hai voglia di presentarti a tutti noi?
Buongiorno a tutti gli amici di @saliceocchiali, mi chiamo Riccardo Costelli , sono nato a Torino il 27 dicembre 1978, sono laureato SUISM e sono docente di S.C. Motorie e sportive in un Liceo di Torino. Sono uno sportivo multitasking ma prediligo Ciclismo, Triathlon, Tennis e Padel.
Ci dici quali sono la tua più grande qualità ed il tuo più grande difetto?
Credo che le mie più grandi qualità siano la grinta e la resilienza; il difetto la ricerca quasi maniacale nella preparazione / gestione del materiale di gara e una certa dose di scaramanzia, quasi un rito, nell’indossare o posizionare l’attrezzatura che può sottrarre energie sopratutto mentali alla gara.
Qual è stato il momento più buio della tua carriera?
Nella carriera di uno sportivo ci sono alti e bassi e questo fa parte del gioco, sicuramente gli infortuni ed in particolare la rottura del tendine ulnare nel 2017 con relativa rinuncia ad alcune gare importanti: è stato un momento per me molto difficile.
Quale è stato il momento più brillante della tua carriera?
Per ciò che riguarda i momenti di spicco della mia carriera posso elencarne 3, tutti ben
impressi nella mente. Il contest di Deejay Training Center con la partecipazione all’IM di Mallorca del 2019, la medaglia d’argento nei 400 mt ai campionati italiani master di atletica
leggera del 2020 e la Nova Eroica di Buonconvento con l’arrivo a braccia alzate nel percorso corto.
Quale è stato il momento più divertente della tua carriera?
Tra i momenti più divertenti annovero sicuramente, nel corso dell’IM di Mallorca durante la terza frazione di corsa che costeggia la spiaggia di Alcudia, il ricordo di mio figlio Luca e la mia compagna Elisa che mi affiancano sulla spiaggia per brevi tratti improvvisando coreografie e cori: un momento che attendevo con ansia ad ogni giro per ridere con loro ed avere una spinta in più!
Quali sono i consigli che daresti ad un giovane che intende seguire i tuoi passi sotto il punto di vista della tua carriera sportiva?
Essendo docente di Scienze Motorie mi confronto spesso con giovani atleti che vogliono intraprendere una carriera agonistica o praticano già sport ad alto livello. Il mio consiglio è sempre quello di gestire al meglio il loro tempo di allenamento, lavorando con grande intensità e concentrazione per tutto il periodo in cui sono in bici, piuttosto che in pista o sul campo, lasciando la mente sgombra da altri pensieri, salvo poi potersi rilassare successivamente nel tempo libero com’è giusto per la loro età.
Spostiamo le lancette dell'orologio in avanti di 10 anni: chi sarai? Cosa starai facendo? In che veste ti immagini?
Tra 10 anni, mi immagino ancora impegnato in nuove sfide personali da over 50 come un IM extra europeo, la maratona di NY o gli European Master Games che ho saltato a Torino per la concomitanza con la preparazione dell’IM di Mallorca, o ancora qualche evento di Padel in location stimolanti e poi come supporto allround per mio figlio che sta intraprendendo la strada agonistica nel tennis.
Ti và di condividere con noi il tuo più grande sogno a livello sportivo e a livello personale?
Tra i sogni nel cassetto a livello agonistico sarebbe fantastico partecipare tra i master ad una classica del Nord come la Parigi - Roubaix o ad un IM negli USA come quello della California, particolarmente adatto alle mie caratteristiche.
Quale è il tuo articolo preferito di Salice? Ci spieghi il perché di questa preferenza?
Il mio articolo preferito sono gli occhiali 022 con lenti RWX in abbinata con il casco Vento, da usare con la road Bike o con la gravel aerodinamicità e protezione al top, anche se gli 025 che uso per le gare in pista di atletica sono un must per leggerezza quando i centesimi fanno la differenza. In campo per i tornei estivi di padel all’aperto in cui una visione allround è fondamentale, gli 029 con la loro copertura wide e la leggerezza sono ottimi.


