Quattro chiacchiere con...
Joel Philippot

Hai voglia di presentarti a tutti noi?
Ciao a tutti, sono Joel Philippot, ho 14 anni e ho iniziato a praticare ciclismo all’età di 4 anni nel G.S. LUPI. Ho cominciato un percorso che mi appassiona molto ancora oggi, che corro nella categoria esordienti 2° anno e partecipo a delle gare nazionali di Mountain bike.
Ci dici quali sono la tua più grande qualità ed il tuo più grande difetto?
Come tutti gli sportivi si deve avere la mente molto libera e forte per affrontare i momenti più difficili, che ti dice di provarci sempre qualunque sia la circostanza. Infatti penso sempre alla citazione “la gara finisce dopo la linea e mai prima”: questo credo sia la mia qualità maggiore invece un mio difetto è la poca sintonia con la salita.
Qual è stato il momento più buio della tua carriera?
Avendo solamente 14 anni e un solo anno nel percorso agonistico, non ci sono mai stati dei momenti bui. Sono caduto molte volte sia in allenamento che in gara senza gravi conseguenze ma dagli errori che faccio cerco di migliorare in ogni circostanza.
Quale è stato il momento più brillante della tua carriera?
Il momento più brillante della mia carriera per ora è stata la stagione 2023 ed il momento migliore è stato ai campionati Europei Giovanili, al Ciocco in provincia di Lucca che comprendevano 3 prove: nel xc Olimpico sono riuscito ad ottenere la 25° posizione nella categoria esordienti 1° anno e 5° tra gli italiani..
Quale è stato il momento più divertente della tua carriera?
Ce ne sono stati tanti di momenti divertenti in particolare lo scorso anno nel periodo di febbraio sono andato in ritiro con la mia squadra ed è stato un modo per legare tanto e condividere molti momenti per divertirsi oltre all'allenamento. Oppure quando ero più piccolo dopo gli allenamenti o le gare stavamo tutti insieme per divertirci e giocare.
Quali sono i consigli che daresti ad un giovane che intende seguire i tuoi passi sotto il punto di vista della tua carriera sportiva?
I consigli che darei ad un giovane sono che il ciclismo non deve diventare un agonia perchè poi si rischia di smettere dopo pochi mesi e soprattutto di iniziare a pedalare se si ha in qualche modo un po' di passione perchè poi ci si innamora da soli di questo sport e ci sono molti piccoli passi da fare.
Spostiamo le lancette dell'orologio in avanti di 10 anni: chi sarai? Cosa starai facendo? In che veste ti immagini?
Sinceramente tra 10 anni non so nè chi sarò nè cosa starò facendo e neanche in che veste mi immagino. Però spero che il ciclismo faccia ancora parte della mia vita magari non a livello agonistico ma credo di partecipare a qualche granfondo o marathon e soprattutto spero ancora di poter essere nella squadra in cui sono ora.
Ti và di condividere con noi il tuo più grande sogno a livello sportivo e a livello personale?
Il mio sogno per la stagione 2024 sarebbe vincere una gara di livello nazionale e arrivare nei primi 5 al campionato italiano giovanile però come ho fatto la scorsa stagione non mi pongo troppi sogni o obiettivi ma metto giù la testa e mi alleno il meglio possibile per arrivare agli appuntamenti importanti, pronto per dare il meglio di me stesso.
Quale è il tuo articolo preferito di Salice? Ci spieghi il perché di questa preferenza?
L'articolo Salice che preferisco sono gli occhiali 026 per la leggerezza e la lente che trovo perfetta per la Mountain bike perchè mi trovo bene sia nel bosco sia nelle strade con il sole. Con questi occhiali abbino il casco Gavia che trovo anche questo ottimo per la Mountain bike per i tanti fori che permettono all’aria di passare.


