Quattro chiacchiere con...

Robert Antonioli

Hai voglia di presentarti a tutti noi?
Saluti a tutti, sono Robert Antonioli atleta della Nazionale Italiana di scialpinismo. Da parecchi anni competo nelle gare di questa splendida disciplina cercando di spingermi sempre più in alto. Ho portato a casa numerosi successi, questi i più importanti: 4 Coppe del mondo generali 3 Coppe del mondo individuali 3 Coppe del mondo sprint Vittoria al Mezzalama, alla Patrouille des Glaciers, all'Adamello Ski Raid e alla Pierra Menta. Sciare à la mia pasione e anche quando finisco la stagione agonistica vado sempre a cercare la neve alle quote più alte cercando di posticipare il più possibile l'ora di mettere gli sci in cantina. Vivendo a Valfurva sono fortunato perché sulle cime del gruppo Ortles Cevedale, riesco a metter via “tar-di” gli sci.

Ci dici quali sono la tua più grande qualità ed il tuo più grande difetto?
La piú grande qualità è quella di essere un eterno sognatore. Essere troppo miticoloso e volere sempre pianificare tutto potrebbe essere un mio difetto.

Qual è stato il momento più buio della tua carriera?
Il momento più buio della mia carriera è stato due stagioni fa quando non riuscivo a girare come volevo alle gare. Tanta fatica senza una motivazione logica. Era un continuo combattere con me stesso per non mollare e cercare di tirarmi assieme.

Quale è stato il momento più brillante della tua carriera?
Diciamo che la mia carriera e stata sempre in continuo slancio: speriamo che col passare degli anni conti-nui in questo senso!

Quale è stato il momento più divertente della tua carriera?
E’ sempre stato divertente il mio girovagare in giro per il mondo a fare le gare… Ma credo che il periodo più divertente sia stato agli albori, quando ero ancora piccolo e si gareggiava a cuore sciolto senza tanti calcoli o pressioni.

Quali sono i consigli che daresti ad un giovane che intende seguire i tuoi passi sotto il punto di vista della tua carriera sportiva?
I consigli a chi si avvicina al mio sport sono: avvicinarsi gradualmente come in tutte le umane cose. E’ uno sport che si fa in ambiente quindi sarebbe bello affacciarsi con delle persone competenti ad esem-pio le Guide Alpine, il CAI o gli Sci Club, cosi da cominciare a capire i segreti di questa attività. L’altro con-siglio: le cose devono piacervi se le fate senza divertimento e senza passione non si andrà lontano!

Spostiamo le lancette dell'orologio in avanti di 10 anni: chi sarai? Cosa starai facendo? In che veste ti immagini?
Fra qualche anno direi che mi vedrei ancora con gli sci ai piedi, magari non da garista ma da semplice sciatore che si gode lo scivolare sulla neve.

Ti và di condividere con noi il tuo più grande sogno a livello sportivo e a livello personale?
Uun mio grande sogno sarebbe quello di prendere parte alle Olimpiadi di Milano Cortina . Un sogno che punta molto in alto e non sono sicuro che esca dal cassetto ma finché non costerà sognare io sogno.

Quale è il tuo articolo preferito di Salice? Ci spieghi il perché di questa preferenza?
Ho tre articoli Salice che mi piacciono un sacco: l’occhiale 852 con lenti quattro per i miei giri lunghi in primavera e gli occhiali occhiale 020/021 con le lenti fotocromatiche che utilizzo in gara e allenamento per avere sempre la giusta luce durante tutto il percorso.



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