Quattro chiacchiere con...
Jacopo e Mattia Colombi
Hai voglia di presentarti a tutti noi?
1) Buongiorno, mi chiamo Mattia Colombi, ho 32 anni, vivo a Mestre, sono sposato e abbiamo una splendida bambina di 14 mesi di nome Vittoria. Fin da ragazzo ho iniziato a praticare attività sportive e, essendo vicino alla laguna, quelle sull’acqua erano le mie preferite. Ho iniziato con il nuoto, ma al chiuso delle piscine preferivo lo sport all’aria aperta. Cosi ho iniziato a praticare la disciplina del Kajak: mi è subito piaciuta, sole, aria e bella compagnia. Andavo bene e sono passato all’agonismo. Sport e studio non sempre erano facili da coniugare ma è andata, con il Diploma all’Istituto Nautico è arrivato anche il titolo mondiale juniores in k2 1000 con il mio storico amico Nicola. Ero uno degli atleti della nazionale e per essere competitivi erano necessarie tante ore di allenamento giornaliero, nonché ritiri e gare condotte spesso all’estero per varie settimane e non certo compatibili con nessuna attività lavorativa. Per fortuna, in questa circostanza, ci sono i Gruppi Sportivi Militari che svolgono un ruolo fondamentale a fianco delle tante Federazioni sportive finanziariamente meno dotate di altre. Io sono stato accolto nel Gruppo Sportivo Forestale che ha sede a Sabaudia (LT). E’ arrivato il titolo Europeo nel k4 1000 under 23 ma, purtroppo, non la qualificazione alle Olimpiadi a cui tenevo molto. Motivi personali mi hanno costretto a lasciare il Gruppo Sportivo e quindi la canoa agonistica, ma la passione sportiva è rimasta intatta. Avendo sempre frequentato le società remiere, mi sono allora dedicato alla Voga alla Veneta, circoscritta alla laguna ma al tempo stesso simbolica di Venezia. Pur essendo una disciplina “amatoriale”, non inserita in una Federazione, promuove attività e competizioni, le regate appunto, molto sentite. Acqua a parte, tutto il resto per me era nuovo o diverso ma comunque richiedeva un impegno e una preparazione fisica e tecnica non inferiore alle altre discipline. L’inizio è stato incerto e sofferto ma con il tempo e il lavoro sono arrivati anche i risultati, le famose “bandiere”, di cui due rosse in Regata Storica. Per completare gli sport remieri, da vari anni, faccio anche parte del equipaggio del Galeone Veneziano che compete nel Palio delle quattro Repubbliche Marinare. Conciliare lo sport, alle priorità/esigenze della famiglia richiede adattamento, ma quando, in una bella giornata di sole, inforco gli occhiali e inizio a remare, c’è tutta la passione della prima volta.
Ci dici quali sono la tua più grande qualità ed il tuo più grande difetto?
1) Buongiorno, mi chiamo Mattia Colombi, ho 32 anni, vivo a Mestre, sono sposato e abbiamo una splendida bambina di 14 mesi di nome Vittoria. Fin da ragazzo ho iniziato a praticare attività sportive e, essendo vicino alla laguna, quelle sull’acqua erano le mie preferite. Ho iniziato con il nuoto, ma al chiuso delle piscine preferivo lo sport all’aria aperta. Cosi ho iniziato a praticare la disciplina del Kajak: mi è subito piaciuta, sole, aria e bella compagnia. Andavo bene e sono passato all’agonismo. Sport e studio non sempre erano facili da coniugare ma è andata, con il Diploma all’Istituto Nautico è arrivato anche il titolo mondiale juniores in k2 1000 con il mio storico amico Nicola. Ero uno degli atleti della nazionale e per essere competitivi erano necessarie tante ore di allenamento giornaliero, nonché ritiri e gare condotte spesso all’estero per varie settimane e non certo compatibili con nessuna attività lavorativa. Per fortuna, in questa circostanza, ci sono i Gruppi Sportivi Militari che svolgono un ruolo fondamentale a fianco delle tante Federazioni sportive finanziariamente meno dotate di altre. Io sono stato accolto nel Gruppo Sportivo Forestale che ha sede a Sabaudia (LT). E’ arrivato il titolo Europeo nel k4 1000 under 23 ma, purtroppo, non la qualificazione alle Olimpiadi a cui tenevo molto. Motivi personali mi hanno costretto a lasciare il Gruppo Sportivo e quindi la canoa agonistica, ma la passione sportiva è rimasta intatta. Avendo sempre frequentato le società remiere, mi sono allora dedicato alla Voga alla Veneta, circoscritta alla laguna ma al tempo stesso simbolica di Venezia. Pur essendo una disciplina “amatoriale”, non inserita in una Federazione, promuove attività e competizioni, le regate appunto, molto sentite. Acqua a parte, tutto il resto per me era nuovo o diverso ma comunque richiedeva un impegno e una preparazione fisica e tecnica non inferiore alle altre discipline. L’inizio è stato incerto e sofferto ma con il tempo e il lavoro sono arrivati anche i risultati, le famose “bandiere”, di cui due rosse in Regata Storica. Per completare gli sport remieri, da vari anni, faccio anche parte del equipaggio del Galeone Veneziano che compete nel Palio delle quattro Repubbliche Marinare. Conciliare lo sport, alle priorità/esigenze della famiglia richiede adattamento, ma quando, in una bella giornata di sole, inforco gli occhiali e inizio a remare, c’è tutta la passione della prima volta.
Qual è stato il momento più buio della tua carriera?
3) Momenti bui a un’atleta ne capitano molti. Quello più recente l’ho vissuto lo scorso anno quando, nonostante il solito impegno, le prestazioni non erano soddisfacenti e non riuscivo a capirne la ragione.
Quale è stato il momento più brillante della tua carriera?
4) I momenti più belli sono in genere anche quelli più gratificanti, quando tutto va bene, e ti senti in armonia fisicamente e in sintonia con la barca. Penso alle vittorie in K2 e K4 nel Kajak, rispettivamente ai Campionati del Mondo e ai Campionati Europei, mentre di recente, alle due vittorie della Regata Storica.
Quale è stato il momento più divertente della tua carriera?
5) Un momento che ricordo sempre con un sorriso fu quello vissuto ai Campionati Europei di canoa tenuti a Mosca nel 2010 in occasione della finale del K4. Da un paio di giorni prima della gara non stavo bene e temevo non sarei riuscito a farla. Il nostro allenatore mi spronò con una grinta fino a mettermi quasi “letteralmente” in barca. Quando vincemmo la finale, con la stessa carica lanciò in aria la bici che aveva usato per seguirci tutta la gara: credo abbia stabilito un record di lancio della bicicletta.
Quali sono i consigli che daresti ad un giovane che intende seguire i tuoi passi sotto il punto di vista della tua carriera sportiva?
6) A un giovane consiglierei, tra l’altro, di sperimentare varie discipline per capire meglio le proprie attitudini e potenzialità. Affidarsi, poi, a un buon allenatore, prepararsi ad avere tante delusioni, ma insistere sempre, perché costanza e buon lavoro portano sempre a risultati.
Spostiamo le lancette dell'orologio in avanti di 10 anni: chi sarai? Cosa starai facendo? In che veste ti immagini?
7) La Voga alla Veneta, oltre che sano, è uno sport longevo, nel senso che può essere praticato a livello competitivo ben oltre i limiti anagrafici riscontrabili in altre discipline. Campionissimi di oggi e del passato ne sono grande testimonianza. Tra una decina di anni, quindi, spero di poter essere ancora in gondolino, a sudare e lottare per un bandiera (magari rossa). Mi piace immaginare di poterlo fare su acque sempre più pulite e sul Canal Grande tornato a popolarsi di tante barche e veneziani, tifosi di una delle tantissime belle peculiarità della nostra città.
Ti và di condividere con noi il tuo più grande sogno a livello sportivo e a livello personale?
8) Come atleta e sportivo sogno, e spero, di riuscire a conservare l’integrità fisica necessaria a restare “nel giro “ delle competizioni e magari avere ancora qualche soddisfazione. Ho una bambina di 14 mesi, Vittoria, ancora troppo piccola, ma spero che, quando i tempi saranno maturi, anche lei si appassioni a una delle attività da me praticate così da poter condividere delle belle giornate di sport.
Quale è il tuo articolo preferito di Salice? Ci spieghi il perché di questa preferenza?
Gli occhiali della Salice che preferisco, e che uso, sono il modello 023 perché oltre a garantire un’ottima visuale in ogni condizione di luce, non si appanno e conferiscono anche una linea “grintosa” che ci sta!