Quattro chiacchiere con...
Pasquale Selvarolo

Hai voglia di presentarti a tutti noi?
Ciao a tutti, sono Pasquale Selvarolo atleta della nazionale italiana di atletica leggera, pugliese, classe 99, specializzato nelle discipline 10.000 metri e mezza maratona.
Ci dici quali sono la tua più grande qualità ed il tuo più grande difetto?
Dovessi sottolineare una mia qualità sicuramente penserei alla mia determinazione, se punto ad un obiettivo non c’è nulla che possa farmi distogliere l’attenzione. Quanto ai difetti, probabilmente, l’essere troppo competitivo in ogni ambito potrebbe disturbare i miei pochi momenti di relax.
Qual è stato il momento più buio della tua carriera?
Nella mia carriera ho dovuto affrontare un periodo in cui, a causa della forte mancanza di una vitamina, sono stato costretto a gestire molti infortuni, dovuti proprio a questo problema che mi ha tenuto lontano dalle gare alcune stagioni.
Quale è stato il momento più brillante della tua carriera?
Sicuramente il periodo più brillante penso sia in costruzione. Direi di essere in una fase in cui inizio ad essere abbastanza maturo atleticamente da poter tenere sotto controllo allenamenti, recupero, gare, test e questo sicuramente non può far altro che portarmi al 100% prima degli eventi importanti.
Quale è stato il momento più divertente della tua carriera?
Il momento più divertente della mia carriera direi che è stato quello della stagione agonistica 2020, tante gare, tanti risultati, tante vittorie. Per la prima volta il mio nome ha iniziato ad avere un peso anche nell’ambiente europeo e non solo in Italia e questo ha contribuito a far sì che mi godessi ogni esperienza con estremo divertimento.
Quali sono i consigli che daresti ad un giovane che intende seguire i tuoi passi sotto il punto di vista della tua carriera sportiva?
Uno dei miei motti è proprio “Sii l’esempio che tu stesso vorresti avere” e non ho mai pensato di fare della mia passione, il mio lavoro. Ho iniziato quasi per caso a fare attività sportiva ma dal momento in cui ho mosso i miei primi passi ho sempre sognato in grande e ho sempre creduto in quello che facevo. Secondo me quella è la chiave: volere è potere.
Spostiamo le lancette dell'orologio in avanti di 10 anni: chi sarai? Cosa starai facendo? In che veste ti immagini?
Tra 10 anni mi auguro di aver coronato il mio sogno olimpico: sicuramente ce la metterò tutta! Mi piacerebbe anche essere parte di un gruppo, come atleta o come tecnico, in cui si guidano i giovani emergenti a raggiungere i propri obiettivi agonistici
Ti và di condividere con noi il tuo più grande sogno a livello sportivo e a livello personale?
Penso che il sogno di ogni atleta sia partecipare alle Olimpiadi, per me la massima espressione del nostro sport. Sicuramente affiancato a questo desiderio, a livello personale, vorrei poter raggiungere quella serenità che mi permetta di costruire una famiglia con la quale poter condividere le gioie che solo questo sport sa donare.
9. Quale è il tuo articolo preferito di Salice? Ci spieghi il perché di questa preferenza?
Ne ho provati tanti ma per me il migliore in assoluto resta lo 023: leggero, amo la sua lente ampia disponibile in un sacco di colori; quando indossato resta saldo in posizione, abbraccia la testa ma senza stringere. Molto bello esteticamente: lo vorrei in tutte le configurazioni possibili!


