Quattro chiacchiere con...
Matteo Giglio
Hai voglia di presentarti a tutti noi?
Ciao a tutti, mi chiamo Matteo Giglio, classe 1973 (perché dire “quasi cinquantenne” fa un po' strano). Sono giornalista, Guida Alpina e maestro di sci nordico in Valle d'Aosta. Faccio di tutto cercando sempre di diversificare la mia attività per mantenere alta la motivazione e la passione per la montagna
Ci dici quali sono la tua più grande qualità ed il tuo più grande difetto?
Sono testardo e presuntuoso, con i relativi pregi e difetti che caratterizzano queste due caratteristiche (la presunzione, ahimè, ha quasi sempre un'accezione negativa).
Qual è stato il momento più buio della tua carriera?
Nella mia percezione non ci sono stati momenti particolarmente bui (o, al contrario, brillanti). Per poterlo dire, occorrerebbe fare un bilancio. E i bilanci si fanno a fine carriera: non credo di esserci ancora arrivato…
Quale è stato il momento più brillante della tua carriera?
Vale la risposta alla domanda precedente.
Quale è stato il momento più divertente della tua carriera?
Ecco, parlare di divertimento nella mia attività è quello che più mi piace. Specificherei: divertimento e piacere. In tutte le attività che faccio, sia come professionista sia come appassionato, cerco sempre queste due componenti e, quasi sempre, le trovo. Credo che sia il segreto per mantenere alti l'interesse e la passione.
Quali sono i consigli che daresti ad un giovane che intende seguire i tuoi passi sotto il punto di vista della tua carriera sportiva?
Lo dico sempre agli allievi dei corsi per Guida Alpina che si succedono negli anni: il segreto per riuscire bene e divertirsi è quello di fare le cose per il piacere di farle, senza forzature, senza seguire le mode del momento, senza dover dimostrare qualcosa. Il tutto, ovviamente, condito da una preparazione tecnica e fisica piuttosto accurata. Più c'è margine, più ci si diverte.
Spostiamo le lancette dell'orologio in avanti di 10 anni: chi sarai? Cosa starai facendo? In che veste ti immagini?
Meglio non pensarci! Ho sempre vissuto il momento senza fare programmi a lunga scadenza, per non correre il rischio di vivere male un traguardo disatteso. Spero di continuare a fare quello che faccio ora, con i dovuti limiti imposti dal “dieci anni in più”.
Ti và di condividere con noi il tuo più grande sogno a livello sportivo e a livello personale?
Sogni sportivi ce ne sono troppi. Non ne ho uno in particolare. Con il passare degli anni ho imparato ad approfittare dei momenti propizi, che quasi sempre portano come frutto un sogno nel cassetto.
Per quanto riguarda un sogno personale, ne ho uno ben chiaro: cercare di trasmettere a mio figlio (piccolo) la passione per la montagna che ho ereditato dai miei genitori.
Quale è il tuo articolo preferito di Salice? Ci spieghi il perché di questa preferenza?
Le mie attività in montagna sono molto diversificate e spaziano tra corsa, scialpinismo, cascate di ghiaccio, arrampicata e alpinismo. Salice offre un prodotto dedicato e personalizzabile per ogni ambito.
Per quanto riguarda le attività aerobiche, sia in allenamento sia in gara, la scelta è da anni il modello 012, leggero, avvolgente, fermo: sembra di non averlo.
Per l'alta montagna invece, lo 014 o l'852 per me sono il top, robusti e protettivi.