Quattro chiacchiere con...
Annalisa Cozzarini

Hai voglia di presentarti a tutti noi?
Ciao, sono Annalisa vivo e lavoro a Trieste, città di mare e “bora”.
Sono laureata in Ingegneria elettronica e lavoro come Service Manager in un’azienda informatica nella Divisione Sanità.
Ho praticato fin da piccola diversi sport ma il mio cuore è stato rubato dal Canottaggio. Un amore che credo non finirà mai: infatti nonostante uno “stop” prolungato dopo la categoria juniores, ho ripreso l’agonismo e riesco a far coesistere anche due allenamenti al giorno con il lavoro e i vari “impegni del mondo adulto”.
Ci dici quali sono la tua più grande qualità ed il tuo più grande difetto?
La testa e.. la testa.
Nel senso che ho una mente molto forte che mi porta a una grande determinazione ma può anche essere un’arma a doppio taglio.
Qual è stato il momento più buio della tua carriera?
Uscivo dalla categoria junior come atleta della nazionale, entrata nella categoria senior puntavo a restarci, gareggiando nella categoria pesi leggeri. Come dicevo ho una mente molto forte e sono arrivata all’obiettivo “peso” ma probabilmente non nella maniera corretta con conseguenze fisiche e mentali disastrose. Ho smesso di gareggiare perdendo un po’ anche il focus su chi ero. Poi riprendere l’agonismo a distanza di anni è stato decisamente tosto
Quale è stato il momento più brillante della tua carriera?
.. il successo più grande è quello che deve ancora arrivare! :D
Ho però un paio di momenti impressi nella mente: dalla prima vittoria a un Campionato Italiano, alla convocazione in nazionale nelle categorie giovanili. Ancor più è indescrivibile l’emozione quando - ripresi i remi in mano dopo anni di stop - sono riuscita prima a salire nuovamente sul gradino più alto del podio ad un Campionato Italiano (a livello assoluto) e poi a rivestire i colori della nazional
Quale è stato il momento più divertente della tua carriera?
Posso dire che in generale le competizioni di “Coastal Rowing” sono divertenti.
Vivere il mare nella sua piena forza è entusiasmante (per le gare di canottaggio “classico” ricerchiamo invece l’acqua “piatta”). Oltre all’allenamento è quindi molto importante la strategia, leggere la gara, evitare gli scontri e surfare quando arriva l’onda giusta… Come abbiamo fatto all’European Challenge del 2020: mentre alcuni avversari fisicamente molto forti hanno tentato di “sovrastare” il mare (alcuni anche ribaltandosi) io e il mio compagno abbiamo invece deciso di assecondarlo, surfando fino alla medaglia d’oro.
Quali sono i consigli che daresti ad un giovane che intende seguire i tuoi passi sotto il punto di vista della tua carriera sportiva?
Due parole: “viaggio” e “sogni” I sogni sono la nostra “benzina”. Abbiamo tutti un sogno nel cassetto che magari non vogliamo dire ad alta voce. Non permettiamo a nessuno di portarcelo via. Teniamolo lì, ma nel mentre fissiamo degli obiettivi, anche raggiungibili a “step”.Ma soprattutto non dimentichiamo di goderci il viaggio, perché ogni singolo giorno, ogni esperienza ci fa crescere: e dobbiamo goderci ogni momento.
Spostiamo le lancette dell'orologio in avanti di 10 anni: chi sarai? Cosa starai facendo? In che veste ti immagini?
Bella domanda… Ma troppo a lungo termine! Sono sicura che resterò in qualche veste nel mio mondo. Ho qualche progetto che vorrei realizzare, ma non è ancora il momento.
Ti và di condividere con noi il tuo più grande sogno a livello sportivo e a livello personale?
A livello sia personale che sportivo posso dire di aver realizzato cose che nemmeno potevo immaginare. Ma, giustamente, ad ogni step sposto un po’ l’asticella.
Come grande obiettivo, credo sia ormai noto a tutti, ho in testa la medaglia iridata. Nel 2019 al mondiale di Coastal Rowing ad Hong Kong nel doppio misto con il mio compagno sono arrivata ai piedi del podio. L’anno successivo - con l’arrivo della pandemia - sono state spazzate via le competizioni a livello mondiale, ma siamo riusciti a portare a casa un oro in un’importante competizione a livello europeo. Il 2021 è stato un anno molto pieno, ma di assestamento… Stiamo lavorando duramente affinché il 2022 sia finalmente l’anno giusto ????
Quale è il tuo articolo preferito di Salice? Ci spieghi il perché di questa preferenza?
Ho amato il classico 006, con la fornitura dello scorso anno mi è arrivato il modello 023. Inizialmente non ero molto convinta, ma poi ho iniziato ad utilizzarlo e me ne sono innamorata ! E’ un modello leggero, ma con una lente che copre l’intero campo visivo. Essendo inoltre aperto sotto e ai lati, permette il passaggio dell’aria e quindi fa sì che l’occhiale non si appanni.


