Quattro chiacchiere con...
Camillo Zucconi

Hai voglia di presentarti a tutti noi?
Salve a tutti sono Camillo Zucconi. Sono stato 3 volte Campione del Mondo, 4 volte Campione Europeo, 6 volte Campione Italiano, 7 volte vincitore del Giro d’Italia a Vela inoltre medaglia d’oro CONI come migliore Atleta della Sardegna nel 2001, Vincitore della Quebec-ST.Malò nel 1992 e ho fatto parte del Team Prada su Luna Rossa nel 2000… e tante altre Regate in giro per il mondo! Avrete compreso ora che la mia disciplina è la vela. Attualmente invece faccio l’allenatore.
Ci dici quali sono la tua più grande qualità ed il tuo più grande difetto?
Essendo uno sportivo, pane al pane vino al vino: la lealtà, quindi sia pregio che difetto.
Qual è stato il momento più buio della tua carriera?
Ne ho avuti due, il primo nel 1998 quando ho vinto il mio primo titolo Mondiale in Spagna, assenza di motivazioni. Il secondo nel 2009 in corrispondenza della grande crisi economica che ci fu: poiché lo sport vive di sponsor, la crisi coinvolse molti team che furono costretti a fermarsi. E’ lì che ho iniziato ad allenare: ho iniziato con i ragazzi e sono rinato.
Quale è stato il momento più brillante della tua carriera?
Il momento più brillante fu quando nel 2001 a dicembre a conclusione di una stagione eccezionale, facemmo secondi al Campionato del Mondo a Valencia, vincemmo il Campionato Europeo a Punta Ala e vincemmo il Campionato Italiano a Napoli addirittura con un giorno d’anticipo, la barca era WIND. E mi consegnarono la medaglia d’oro CONI Sardegna, come migliore atleta sardo: che soddisfazione!
Quale è stato il momento più divertente della tua carriera?
E’ stata una bella carriera a trecentosessanta gradi, soprattutto divertente quindi sarebbero talmente tanti da ricordare che ne racconterò uno velocemente. Durante un Giro di Sardegna a Vela, organizzato da Cino Ricci, durante una tappa sulla costa orientale da Alghero ad Oristano passammo talmente vicino alla costa che ad un certo punto un pescatore subacqueo, alzò la testa e ci disse di allontanarci che era pieno di secche. Il timoniere incredulo gli rispose che la nostra carta dava un buon fondale. Il pescatore insistette ancora una volta poi fu più convincente: si alzò in piedi e l’acqua gli arrivava alle ginocchia. Ridemmo tutti ma la nostra regata fini li.
Quali sono i consigli che daresti ad un giovane che intende seguire i tuoi passi sotto il punto di vista della tua carriera sportiva?
Tanta determinazione e sete di vittoria, senza farsi demoralizzare dagli insuccessi o da altre delusioni. Senza dimenticarsi da dove si viene e dove si vuole arrivare. Ma anche tanto allenamento.
Spostiamo le lancette dell'orologio in avanti di 10 anni: chi sarai? Cosa starai facendo? In che veste ti immagini?
Fra 10 anni sarò sempre io, perché questo mi contraddistingue da sempre. Spero di essere ai Caraibi o in America del Sud al caldo, nella veste di cittadino del mondo.
Ti và di condividere con noi il tuo più grande sogno a livello sportivo e a livello personale?
Il mio sogno è sempre stata l’Olimpiade, che ho provato a raggiungere ma aveva dei costi esorbitanti e non potevo permettermela; ho provato con la Coppa America…. E sinceramente vorrei riprovarci magari in veste di esperto logistico da terra perché ormai avete visto tutti che le barche a vela della Coppa America volano tutte e superano i 110Km/h. Quindi per stare a bordo bisogna essere giovani e fisicati.
9. Quale è il tuo articolo preferito di Salice? Ci spieghi il perché di questa preferenza?
Allora io in Barca quando gareggio uso da sempre il Modello 002 ITA perché è leggero ed avvolgente e quindi non mi fa entrare gli spruzzi ed il vento negli occhi. Altri modello ai quali sono molto affezionato e che uso in Gommone quando faccio il coach sono lo 012 e lo 014, pratici e confortevoli.
Ed in fine nel tempo libero e come occhiale da vista uso il modello 3047.
Colgo poi l’occasione per ringraziare il mitico Paolo Tira e la signora Anna che ormai da 12 anni supportano il mio sport e le mie iniziative. Evviva lo sport! Evviva Salice!

