Quattro chiacchiere con...
Lorena Zocca

Hai voglia di presentarti a tutti noi?
Sono Lorena Zocca, pratico Mountain Bike a livello agonistico dall'età di 18
anni ed utilizzo i prodotti Salice (casco e occhiali) ormai da parecchi
anni. Da quando Salice, questo rinomato marchio tutto italiano, ha deciso
di affiancarmi nella mia pratica sportiva, abbiamo raggiunto insieme
parecchi titoli ed abbiamo fatto suonare l'inno italiano innumerevoli volte
sia in Italia che all'estero. In carriera mi sono infatti aggiudicata 10
titoli italiani, 4 titoli europei ed 1 titolo mondiale di categoria, oltre a varie
vittorie assolute di circuiti nazionali, così come in gare Gran Fondo,
Marathon, Cross-Country e Ciclocross.
Ci dici quali sono la tua più grande qualità ed il tuo più grande difetto?
La mia più grande qualità è sicuramente la caparbietà. Riesco a dare il
massimo nel perseguire il risultato che di volta in volta mi prefiggo,
anche quelli più ambiziosi, a prescindere dalle difficoltà. Il mio motto è
crederci fino alla fine, credere soprattutto in me stessa.
Il mio pregio, certe volte diventa anche il mio primo difetto. Ci sono
momenti in cui la fiducia in me stessa tende a vacillare, come quando nella
prova di nuovi circuiti di gara mi trovo davanti certi passaggi di una
difficoltà che mi sembra insormontabile. I fatti poi però mi dimostrano che
stavo solamente sottovalutando le mie capacità davanti ad ostacoli che riesco tranquillamente ad interpretare.
Qual è stato il momento più buio della tua carriera?
Gli incidenti di percorso sono stati tanti, ma il peggiore è stato
sicuramente la caduta del 2009, quando mi trovavo in testa alla 100 km dei
Forti con ampio margine. In discesa però sono incappata in una brutta
caduta a velocità elevata, ho subito un trauma facciale con ripercussioni
abbastanza importanti sulla zona cervicale e sono stata trasportata in
elisoccorso all'ospedale. Mi ci è voluto quasi un anno prima di ritornare
al livelli a cui ero prima dell'incidente.
Quale è stato il momento più brillante della tua carriera?
È difficile individuarne uno tra i tanti traguardi raggiunti: tutti hanno
la loro particolarità e la loro storia ed occupano un posto speciale nei
miei ricordi.
Sicuramente però la stagione 2017 resterà indimenticabile per la vittoria,
nello stesso anno, dei titoli italiano XCO, italiano MARATHON, Europeo
MARATHON ed uno su tutti il CAMPIONATO MONDIALE XCO, ovviamente
equipaggiata con materiale Salice!
Quale è stato il momento più divertente della tua carriera?
Negli ultimi due anni, nella stagione invernale, ho inserito nella mia
preparazione qualche gara di ciclocross. Quest'inverno mi è successo di
essermi trovata davanti ad una discesa che causa maltempo era diventata
letteralmente impraticabile. Si trattava dell'argine di un fiume
estremamente ripido e parecchio alto, dove il fondo impregnato dalla
pioggia con il susseguirsi dei passaggi non dava più nessuna tenuta.
Traendo spunto dalla tecnica vista usare da alcune atlete in un mondiale a
Livigno parecchi anni fa, ho preso la bici in braccio e seduta a terra mi
sono buttata giù a mo' di scivolo al parco giochi, tra l'entusiasmo del
pubblico presente che assisteva alla scena divertito. Tra tutti però,
probabilmente la più divertita sulla scena era la sottoscritta.
Quali sono i consigli che daresti ad un giovane che intende seguire i tuoi passi sotto il punto di vista della tua carriera sportiva?
Sicuramente quella che considero anche per me stessa la regola d'oro:
trovare sempre il giusto equilibrio tra impegno e divertimento.
Spostiamo le lancette dell'orologio in avanti di 10 anni: chi sarai? Cosa starai facendo? In che veste ti immagini?
La bici in tutti questi anni mi ha dato veramente tanto. Guardando avanti
quindi penso e spero di essere ancora in bicicletta, non importa a quale
livello, l'importante è fare movimento, all'aria aperta ed in piena
sicurezza
Ti và di condividere con noi il tuo più grande sogno a livello sportivo e a livello personale?
A livello sportivo posso fortunatamente dire di aver raggiunto praticamente
tutti i miei obiettivi. Inutile dire che raggiungere qualche ulteriore
titolo in specialità diverse dalla Mountain Bike, ma sempre sui pedali, mi
renderebbe sicuramente molto felice e amplierebbe ulteriormente la
multidisciplinarietà del mio curriculum sportivo.
Quale è il tuo articolo preferito di Salice? Ci spieghi il perché di questa preferenza?
Da sempre, tra i vari modelli Salice che utilizzo regolarmente, la mia
accoppiata preferita in assoluto è quella formata dal casco GHIBLI
associato all'occhiale modello 016, entrambi nella colorazione ITA BIANCO.
A livello estetico, la fascia tricolore risalta benissimo sullo sfondo
bianco, li indosso in tutte le gare e spesso anche in allenamento.
Per quanto riguarda il casco, la leggerezza e le numerose aperture mi garantiscono
un'elevata areazione, che aumentano il comfort nelle gare e nelle
uscite più calde nella stagione estiva. La vestibilità è ottima e la
regolabilità tramite la rotellina posteriore è facile, veloce e
precisa.
Gli occhiali sono leggeri e rimangono ben fermi e posizionati sul
viso, pur senza causare pressioni eccessive, anche nelle fasi più
dinamiche. Consentono una visuale ottimale, grazie alla montatura
essenziale, ancora migliore se si opta per la rimozione del bordo
inferiore.
L'abbinamento con lente fotocromatica RWX infine, potrei definirlo una
"ciliegina sulla torta" perché un'unica lente si adatta
velocemente alle diverse condizioni di luce e ombra dei vari
percorsi, in qualsiasi condizione meteo.
In sintesi potrei dire che in uno sport "movimentato" come la MTB, è
fondamentale sapere di poter contare su materiale tecnico di alto
livello, che è innanzitutto garanzia per la mia sicurezza, ma che è
anche estremamente funzionale ed esteticamente molto bello.


